FONTE: NEWSLETTER ACI SPORT – All’Autodromo dell’Umbria di Magione si è consumato l’ultimo, iconico atto del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche
Magione, PG, domenica 17 novembre – La 2 Ore di Magione, andata in scena all’Autodromo dell’Umbria è stato l’evento conclusivo del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche. L’appuntamento umbro ha raddoppiato tutto, non solo la durata della competizione, ma anche e soprattutto lo spettacolo e punti in palio, lasciando aperti fino all’ultimo giro i giochi per i titoli tricolore nei vari raggruppamenti. L’unico titolo già assegnato prima del round era quello del 3° Raggruppamento, conquistato da Massimo Ronconi e Giovanni Gulinelli con la loro Porsche 930, successivamente sostituita dalla 935 K3. Per il duo, a rivaleggiare in classifica, c’era solamente la BMW 2002 di Matteo Panini e Andrea Pergreffi, ma il titolo è stato assegnato alla vigilia, quando entrambi gli equipaggi hanno confermato di non riuscire ad essere presenti.
Nel quarto raggruppamento a Magione si decide tutto
Totalmente differente è stata invece la situazione nel 4° Raggruppamento, quando, prima della gara, i distacchi nella classifica erano estremamente ridotti. Davanti a tutti Enrico Gerardi e Maurizio Sardellitti su Ford Sierra Cosworth in vantaggio di appena due punti rispetto alla TVR Tuscan Speed 8 GT di Vito Truglia e Gilles Giovannini. Per l’occasione, alla guida della TVR si è aggiunto Thomas Giovannini, formando un terzetto agguerrito che ha dominato le qualifiche, conquistando la pole segnando il miglior giro in entrambe le sessioni.
La gara sembrava saldamente nelle mani della TVR, ma un colpo di scena nei minuti finali ha ribaltato tutto: Riccardo Messa, su Alpine Renault V6 GTA, ha sfruttato una strategia impeccabile per balzare in testa e vincere, aggiudicandosi il prestigioso Trofeo Bartoli. “Una vittoria inaspettata. Ieri abbiamo avuto dei piccoli problemini e non pensavo di arrivare qua. Grazie ai ragazzi, che mi hanno dato una macchina fantastica e una strategia perfetta che ci ha permesso di essere davanti nel momento giusto. Non dico che sia stata una passeggiata, ma il mio compito è stato solo portare a casa la macchina! Grazie ai ragazzi, a Silvio Terrosi e al suo team, grazie a papà.” ha commentato entusiasta della vittoria Riccardo Messa, appena sceso dalla vettura. Nonostante il secondo posto assoluto, Truglia e Giovannini hanno coronato il loro sogno, diventando Campioni del 4° Raggruppamento. “Abbiamo fatto un grande sforzo, il team è stato fantastico e la macchina preparata in modo splendido. Qualche problema c’è stato, ma la gara lunga ci ha permesso di recuperare”, ha dichiarato Vito Truglia, mentre Gilles Giovannini ha espresso sollievo per il concretizzarsi di un obiettivo stagionale finalmente raggiunto. Sul terzo gradino del podio è salita un’altra TVR, quella di Edo Varini, Fabio Olmi e Massimiliano Monti. Quarta piazza per la Sierra Cosworth di Enrico Gerardi e Maurizio Sardellitti, che ha preceduto l’Alfa Romeo 33 QV di Gabriele Crocchini, il portacolori toscano di Autotecnica Motorsport. Sesta posizione per Marco Maranelli e Domenico Terron, su Ford Sierra Cosworth, davanti ad Antonio Lavieri e Si Mon, su Peugeot 205 GTI di Policoro Corse. Ottava posizione per Renato Gaiofatto e Silvio Gentilini su Peugeot 205 GTI, mentre hanno chiuso noni Alessio Manente e Roberto Gadaleta su Peugeot 205 R. A chiudere la classifica del 4° Raggruppamento Marcello Basagni, Claudio Regazzoni e Luigi Coppini su Peugeot 205 R di Chimera Classic Motor; quindi il compagno di squadra Ruggero Riva su Fiat Uno Turbo IE, penalizzato con 11 secondi per non aver rispettato i tempi dello stop ai box. Stefano Materassi, Andrea Ballerini e Andrea Quercioli su Fiat Ritmo del club Valdelsa Classic hanno terminato dodicesimi. Finisce con un ritiro la gara della Porsche 944 T di Nicola Bravetti e Daniele Tinbal.
La Porsche di Max Lodi trionfa nel 2° Raggruppamento
Nel 2° Raggruppamento, Massimiliano Lodi, affiancato per l’occasione da Giacomo Trebbi, ha portato al successo la sua Porsche 911 3.0, conquistando il titolo tricolore. “Ce l’ho fatta! Qui è stato molto difficile, con una pista così corta non c’è un attimo di respiro”, ha commentato il neo Campione, che ha raggiunto il successo pur dovendo affrontare importanti problemi al cambio nella seconda metà di gara. Il podio è stato completato dalla Porsche 911 SC di Vittorio Mandelli e Pier Francesco Carosella, e dall’Alfa Romeo GTV 2.0 di Domiziano Giacon e Luca Rangoni. Su identica vettura, Alberto Bergamaschi e Stefano Caprotti hanno concluso l’ultima gara di stagione in quarta piazza, precedendo Francesco Tessaro su Fiat Abarth 1000 Berlina e Loris Papa su Fiat 128. Problemi tecnici hanno interrotto anzitempo la gara di Michele Merendino e Roberto Chiaramonte Bordonaro, su Renault Alpine A110 di Island Motorsport, e quella di Massimiliano Luciani, su BMW 2002 TI del team Enro Competition.
3° Raggruppamento, titolo già assegnato ma grande spettacolo
Anche senza il tricolore in palio, non si sono risparmiate le lotte nel 3° Raggruppamento, con uno spettacolo di 2 ore terminato con la vittoria della Porsche 935 Almeras di Mario Pio Marsella, Raffaele Picciurro e Luca Littardi. In seconda piazza ancora Porsche, con la 928 di Gianluca Cecchini, portacolori del team Enro Competition. Cecchini ha così preceduto un compagno di squadra nel team, Mario Montanaro, su BMW 635 CSI. In quarta piazza la Volkswagen Golf GTI di Filippi Seri e Gianluca Riccardi, in rappresentanza della scuderia Valdelsa Classic Motor Club. Quinta piazza per il duo del Team Bassano su Fiat Ritmo, composto da Roberto Piatto e Umberto Cantù. A chiudere lo schieramento del gruppo 3 sono stati Alfredo Pellegrino ed Enrico Francia, su BMW 635 CSI del team Enro Competition. Sfortuna per Andrea Tessaro, su Dallara X1/9, che parcheggia a bordo pista e pone fine alla propria 2 ore nelle prime fasi di gara.
Fulvio Luca Bressan: un’impresa storica nel 1° Raggruppamento
Grande soddisfazione anche per Fulvio Luca Bressan, che ha chiuso la stagione laureandosi Campione con una vittoria nel 1° Raggruppamento al volante della BMW 1600 TI. Dopo una stagione corsa in solitaria, per quest’ultimo appuntamento Bressan ha avuto al suo fianco Andrea Pergreffi, che ha dato il meglio in appoggio del compagno di squadra. “Siamo felicissimi, per una 1600 questa vittoria era impensabile fino a poco tempo fa. Il merito è del team, Andrea è stato magico e Giuliano Giuliani, il mago del nostro motore”, ha sottolineato Bressan, dedicando il successo alla squadra. Dietro di lui si sono classificati l’Alfa Romeo GT 1.3 J dei fratelli Tommaso e Riccardo Lodi e la Mini Marcos 1300 GT del duo Valdelsa Classic, composto da Massimo Pucci e Giuseppe Di Fazio. Ritiro per l’Abarth 1000 TC di Graziano Tessaro e Daniele Ortolan, stessa sorte per il duo di piloti britannici su Lotus Elan, Roger Barton e Richard Bateman.
Una stagione da ricordare
La 2 Ore di Magione ha regalato un finale spettacolare a una stagione altrettanto ricca di emozioni. Con quattro Campioni consacrati e tante battaglie memorabili, il Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche si è confermato uno spettacolo da non perdere. Al termine del 7° ed ultimo appuntamento stagionale, ora il focus si sposta già su una nuova stagione.
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