FONTE: UFFICIO STAMPA MATTEO LUISE, FABRIZIO HANDEL – Il pilota adriese, con il terzo assoluto saldamente nelle mani, si vede costretto al ritiro, a pochi chilometri dalla fine, causa cedimento del motore.
Adria (Ro), 29 Aprile 2019 – Il conto di Matteo Luise con la dea bendata si è nuovamente riaperto, in occasione del recente Valsugana Historic Rally, mettendo a segno, probabilmente, il colpo gobbo più difficile da incassare tra tutte le difficoltà affrontate negli ultimi anni.
Una splendida cavalcata aveva portato il pilota adriese, affiancato dalla moglie Melissa Ferro, sino al terzo gradino del podio assoluto, infliggendo distacchi abissali alla concorrenza in classe, prima che il motore della Fiat Ritmo 130 gruppo A decidesse di abbandonarlo quando, all’uscita dell’ultima prova speciale, mancavano pochi chilometri.
Ad un primo passaggio sulla “Morello” rallentato dalla rottura della vaschetta dell’idroguida faceva largo il secondo tempo assoluto, a 2”7 dalla Lancia Rally 037 di Battistolli, sulla “Passo Brocon”.
Da quel momento, in avanti, lo show del portacolori del Team Bassano lo vedeva costantemente sul podio provvisorio, nella generale, e saldamente al comando della propria classe, sino alla fatidica ultima tornata sulla “Trenca”.
“È stato un brutto ritiro però diverso dai precedenti” – racconta Luise – “perchè, in questa occasione, abbiamo avuto la possibilità di dimostrare, sul campo, il nostro valore. Eravamo a posto con tutto. Equipaggio, vettura e gomme. Sinceramente non ci aspettavamo di poter battagliare per il podio assoluto, con la possibilità di giocarci il secondo sull’ultima prova speciale. Quando siamo partiti sulla speciale conclusiva eravamo, in sostanza, certi di salire sul podio assoluto, convinti di avercela ormai fatta. Ritrovarsi a piedi, a pochi chilometri dalla fine, è davvero una beffa. I tempi restano, è vero, ma resta anche tanta delusione. Ci dispiace molto per Silvano Amati, che ringraziamo molto per il lavoro svolto, è rimasto pietrificato di più di tutti noi messi assieme. Ci teneva tantissimo a questo risultato. Grazie anche a Valentino ed a tutto il nostro team, ragazzi splendidi che ci sostengono in ogni trasferta. Un particolare ringraziamento ed al tempo stesso un augurio, di cuore, di pronta guarigione lo vogliamo fare a Mario Cravero, responsabile di Michelin per le auto storiche. Ci ha chiamato qualche minuto dopo il nostro ritiro per chiederci cosa era successo. Ci ha fatto un sacco di complimenti e questo ci ha gratificato molto. Un particolare ringraziamento Maurizio e Michele, della Novara Corse, per averci prestato la vaschetta. Senza il loro aiuto ci saremmo dovuti fermare subito. ”
Gli fa eco Silvano Amati, padre del rinnovato cuore pulsante della trazione anteriore torinese.
“Molto rammarico ed un grosso dispiacere” – aggiunge Amati – “perchè, da quanto ho potuto analizzare, il motore ha ceduto per un problema di lubrificazione. Una rottura diversa dalle precedenti. Abbiamo notato un calo della pressione dell’olio solo nelle curve a destra. Questo accade quando si prendono colpi sul paracoppa che, rimbalzando, batte sulla coppa dell’olio. Emotivamente questo ritiro mi tocca di più per la bella amicizia nata con Matteo e con Melissa.”
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