FONTE: COPPA ATTILIO BETTEGA, ROBERTO CRISTIANO BAGGIO – La toscana al volante di una R5 Alpine in coppia con il marito Cristiano Androvandi ha vinto la gara di regolarità classica organizzata dal Rally Club 70. Molgora-Molgora secondi assoluti con la Triumph TR 2 davanti alla 1100 103 di Gennaro-Bovio
Una Renault 5 Alpine sul podio più alto della Coppa Attilio Bettega, gara di regolarità classica organizzata dal Rally Club 70 di Romano d’Ezzelino presieduto da Ivo Strappazzon. È quella guidata da Barbara Zazzeri coadiuvata al radar dal marito Cristiano Aldrovandi. Ha messo in riga una settantina di equipaggi, senza timori reverenziali, prendendo quasi subito in mano la competizione – oltre 400 chilometri con 30 prove cronometrate – difendendo con determinazione il primo posto.
Pur avendo cominciato a gareggiare da pochi anni, la regolarista di Piombino ha maturato sicurezza e precisione tanto da trovare posto – meritato tra l’altro – nella elite dei Top driver.
La Coppa Bettega ha preso il via all’imbocco del celebre Ponte degli Alpini di Bassano sabato 16 febbraio e s’è conclusa a notte fonda alla Birreria Cornale in Valbrenta. Suggestivo il percorso, apprezzato da tutti i concorrenti, tracciato lungo le prove rese celebri dal rally di S. Martino di Castrozza ma con una singolare veste invernale “bianca”. Lo avrebbe sicuramente apprezzato anche l’avvocato Luigi Stochino che del S. Martino è stato il fondatore.
Dal Monte Grappa all’altopiano di Asiago, dalle vette feltrine ai celebri passi dolomitici è stato un susseguirsi continuo di paesaggi incantati, resi “magici” dalla neve e dal ghiaccio che però non hanno ostacolato la marcia dei piloti, attrezzati con gomme chiodate e, di scorta, le catene obbligatoriamente previste dal regolamento.
Primo rilevamento a Campeggia, sulla montagna sacra alla Patria, con Scapin-Morandi (Beta coupè), Galli-Merli (A 112 Abarth) e Bigatti-Paradisi (Alpine Renault A110) a zero penalità in testa alla graduatoria.
Ai Colli Alti è stato lo specialista Belometti (A 112 58 HP), in coppia con il vicentino Luca Patron nelle insolite vesti di navigatore, a pagare dazio. I due hanno continuato per onor di firma, fermandosi definitivamente durante la notte. I più bravi si sono rivelati Spaggiari, Balloni e Cavicchioli, con quest’ultimo passato al comando al volante della sua Vw Porsche 914.
Scapin, in stato di grazia, è salito a condurre dopo l’insidiosa prova di S. Lorenzo, tallonato a quattro lunghezze da Alessandro Molgora, primo lo scorso anno, e via via da Zazzeri, De Marin, Cavicchioli, Colpani e Luigino Gennaro.
Dolce, sorridente e tranquilla, Barbara Zazzeri si trasforma quando impugna il volante.
Sulla prova di Cavalea ha messo grinta, decisione e volontà, passando indenne il responso delle fotocellule e con uno “zero” che la dice tutta sulla sua abilità, ha preso il comando delle operazioni, seguita come un’ombra da Scapin a sei lunghezze. Leggermente più staccati De Marin-Ruzzier con la Fulvia HF, Molgora-Molgora con la Triumpg Tr 2 del 1953 e Gennaro-Bovio su Fiat 100 103 del 1954.
La toscana non s’è lasciata intimidire dagli scatenati avversari che non ci stavano ad abdicare in anticipo. Ha respinto così gli assalti di Colpani-Facchinetti (Porsche 911 ST) e Bisi-Cattivelli (Porsche 356 S90) a zero penalità rispettivamente a Celado e a Cima Campo ai quali ha risposto per le rime sulla Colombera, sbagliando d’un soffio l’en plein a Valnevera.
Quando a Falcade, sotto la luna, s’è chiusa la prima tappa, Barbara Zazzeri era comodamente in testa con 82 penalità, davanti a Scapin che ne aveva accumulate 126 e a Colpani (133) che precedeva Molgora di due lunghezze. E proprio Molgora, nella seconda parte della Coppa Bettega, ha dovuto combattere oltre che col cronometro anche col freddo pungente. La sua Triumph è praticamente una spider con un esile tettuccio di tela, senza finestrini alle portiere. Il campione bresciano non s’è fatto condizionare dal termometro e non ha perso mai di vista la testa della classifica.
Al traguardo, quando scoccavano le tre del mattino, Zazzeri-Androvandi, sono giunti primi assoluti con 147 penalità, seguiti a 211 da Scapin-Morandi, le stesse accumulate da Colpani-Facchinetti. Molgora-Molgora quarti con 217 penalità davanti a Gennario-Bovio saliti a 231. I coefficienti hanno però scombussolato i punteggi e a goderne sono proprio questi ultimi due, risaliti al secondo e al terzo posto, scavalcando Colpani e Scapin retrocessi al quarto e al quinto. Inattaccabile il successo di Barbara Zazzeri che anche senza coefficiente ha mantenuto il primato con un sicuro margine di vantaggio.
Oltre all’argento, Alessandro Molgora ha incassato la vittoria nel terzo Raggruppamento davanti a Gennaro-Bovio e a Coriani-Ancora (Porsche 356 B S90).
Nel Quarto Raggruppamento Bisi-Cattivelli (Porsche 356 S90) hanno festeggiato, precedendo le Porsche 356 di Pozzan-Saletti e Denti-Denti.
Il Quinto Raggruppamento, invece, è stato appannaggio di Marco Leva, appena rientrato dal Montecarlo Storico, in coppia col figlio Riccardo, su Alfa Gt. Secondi Concari-Dal Bo (Opel Manta Sr) e terze Alexia Giugni e Caterina Leva (Alpine Renault A 110 1.3) che si sono consolate con la Coppa riservata alle dame.
I portacolori della Brescia Corse Colpani-Facchinetti hanno conquistato l’oro nel Sesto Raggruppamento dopo aver rintuzzato gli attacchi di De Marin-Ruzier e Rossoni Gualdi (Fiat X 1/9).
Barbara Zazzeri e Cristiano Androvandi, naturalmente, hanno vinto il Settimo Raggruppamento. Scapin-Morandi, secondi, hanno ricevuto lo speciale Trofeo intitolato a Miki Biasion, messo in palio dal museo dell’auto Bonfanti Vimar, riservato al primo equipaggio al traguardo su vettura Lancia. Terzo posto per Nolli-Defendi (A 112 Abarth 70 HP) vincitori del Trofeo dedicato alla vettura che permise ad Attilio Bettega di mettersi in mostra e conquistare un volante da ufficiale in squadra Lancia.
Lucca-Valleri, su Audi 80 Quattro, infine hanno fatto loro l’Ottavo Raggruppamento davanti a Balloni-Balloni e a Varotto-Varotto su Fiat Ritmo 130 TC.
Coppa delle scuderie al Cmae di Milano davanti alla PN Corse e alla Padova Autostoriche.
Il Challenge Porsche 356, istituito per ricordare il pilota padovano Mario Dalla Favera, è stato vinto da Colpani-Facchinetti; hanno preceduto in graduatoria Bisi-Cattivelli e Pozzan-Saletti.
Tra i ritirati, oltre a Belometti-Patron anche Ferrara-Farsura, Varotto-Buso, e Spaggiari-Spaggiari presentatisi al via con la loro Austin Healey MK1 del 1959.
Immagine Roberto Cristiano Baggio
LA CURIOSITA’: La vincitrice soffre di… mal d’auto
Prima vittoria assoluta per Barbara Zazzeri, in coppia con il marito Cristiano Androvandi, in una gara di regolarità classica. Pur essendo una top driver, infatti, non era mai riuscita a salire sul gradino più alto del podio nonostante prestazioni di altissimo livello.
“Ho cominciato a gareggiare quattro anni fa – ha spiegato la livornese – spinta da mio marito che aveva già avuto delle esperienze agonistiche. Il primo risultato importante l’ho ottenuto alla Coppa dei Lupi, quinta assoluta lo scorso agosto, e spesso mi sono classificata tra i primi dieci nelle gare del campionato italiano di regolarità. Avevo già disputato la Coppa Bettega due anni fa ma la rottura dell’acceleratore non mi aveva permesso di puntare in alto. Ho molto apprezzato il percorso, immerso in uno scenario unico, e conto di ritornare anche il prossimo anno.”
Soddisfatto, ovviamente, il navigatore che svela un curioso particolare.
“Barbara avrebbe dovuto farmi da navigatrice, invece soffre di mal d’auto e così è passata alla guida, rivelandosi sin dalle prime gara molto brava e precisa.”