DI ANDREA ZANOVELLO – In attesa di leggere e scrivere di rallystorici del 2018, pubblico un vecchio articolo scritto per la rivista GD Gentleman Driver. Era il 2005 e quell’anno partecipai alla prima edizione della Mitropa Rally Cup per le auto storiche.
Tornano in Austria le autostoriche per il secondo appuntamento della Historic Mitropa Cup e stavolta di scena è il Castrol Rallye. Anche questo evento è organizzato dal club MSC Wolfsberg e riprende a formula del precedente “Pirelli”: oltre 200 km. di speciali miste terra asfalto distribuite su 2 tappe; Da non sottovalutare nessuna prova e soprattutto l’ultima che misura 28 kilometri . Molto difficile e stato per me anche il pre-gara dato che solo il lunedì precedente riesco a trovare un navigatore disponibile e soprattutto con abbigliamento omologato secondo le norme 2000 e dotato di licenza internazionale. Questo inconveniente fa sì che si riesca a partire solo il mercoledì e quindi per provare rimangono solo poche del giovedì. Ce la faremo a fare almeno un paio di giri sugli oltre 80 km da provare? Dobbiamo farcela per forza e si cerca di perdere meno tempo possibile. Le 11 ore di ricognizione volano e sono interrotte solo da una breve sosta per il rituale rinfresco a base di specialità carinziane offerto anche stavolta dagli organizzatori. Verifiche sportive e tecniche effettuate in extremis alle ore 20, chiudono la lunga giornata.
Tra le 15 storiche ad aver verificato sono 9 quelle iscritte alla Mitropa e considerato che i primi 8 prendono punti, le prospettive non sono molto rosee, ma la gara è lunga e le insidie sono molte.
Venerdì mattina ci rechiamo al parco assistenza, troviamo la piazzola con il nostro numero e come richiesto all’organizzatore sono stato piazzato vicino ad un amico preparatore di Padova sul quale potrò contare per un eventuale aiuto al mio fido collaboratore Damiano che mi segue in tutte le assistenze in Italia e all’estero.
Effettuati tutti i controlli e sistemati gli ultimi dettagli ci prepariamo alla partenza e stavolta non dovrò guardare gli specchietti visto che parto per ultimo e quindi sarà lotta dura…con la “scopa”! Scherzi a parte, non vedo vetture con le quali potermi battere ad armi pari; le più vicine sono i due “maggioloni” 1600 gruppo 2, e una Fulvia HF 1600 dell’italiano Fabrizio Pascolini. Oltre a lui sono presenti Edo Muner con la solita Porsche, Muradore su Ford Escort BDA e il “neoiscritto” Massimo Guerra su Porsche 911 ! Dovrò dare il massimo nelle discese, cercare di limitare i danni in salita e acquisire esperienza sui lunghi tratti sterrati e questa tattica mi darà ragione visto che nelle 5 prove del primo giorno riesco a metter dietro 4 volte la Fulvia e concludo la tappa con 22 secondi di vantaggio e il quinto posto nella provvisoria della Mitropa. Determinante è l’apporto dell’ottimo Gabriele Cerdini che mi affianca alle note dandomi la spinta necessaria a tener giù il piede nelle veloci discese austriache, nonostante le limitate ricognizioni. Ovvio che gli imprevisti non sono mancati e stavolta a tentare di rovinar la festa ci si mettono due zelanti “gendarmi” che ben nascosti dietro ad una curva hanno multato per eccesso di velocità praticamente tutti gli equipaggi in trasferimento. Quel che più ha infastidito – e non solo me – è stata la modalità di riscossione del denaro, che ricordava molto l’estorsione piuttosto che il pagamento di una sanzione!
La durezza della gara comincia a mietere le prime vittime e a farne le spese sono la possente Porsche 911 3.2 di Gruber – Hain fermi sulla seconda speciale dopo aver urtato un grosso sasso e si ferma dopo la terza speciale la Mercedes 190 di Weber; riusciranno entrambi a ripartire nella seconda tappa grazie al regolamento che lo permette; in forte ritardo anche un altro pretendente al titolo, l’austriaco Lampelmaier su Ford Escort RS 2000 che poi abbandonerà verso la fine della gara.
Si riparte per la seconda tappa e la mancanza del caffè espresso mi porta letteralmente a dormire nella prima speciale del giorno: sono infatti 40 i secondi che mi rifila la Fulvia. Si tratta tra l’altro della speciale che è stata provata di meno e provvidenziale sarà la sua sospensione del secondo passaggio cosa che ci permetterà una correzione delle note e soprattutto di limitare i danni rispetto alla fulvia alla quale rosicchiamo un secondo nella prova spettacolo di Althofen e che superiamo nella lunga speciale numero 10, quella di 28 kilometri metà terra e metà asfalto:sembrava non finire mai! Usciamo dal penultimo parco assistenza per l’ultimo giro e nella ripetizione della prima prova dò il meglio di me stesso abbassando di 30 secondi (su 15 chilometri) il tempo del primo giro incrementando di un altro secondo il vantaggio. Oramai mancano solo due prove e affrontiamo la “spettacolo” con un passo decisamente notevole, ma l’imprevisto è dietro l’angolo: nell’affrontare una sinistra3 sporchissima, la macchina parte d’improvviso in testacoda terminando la corsa in un profondo fosso. Fortuna vuole che ci sia molto pubblico e la “compagnia della spinta” si materializza in pochi secondi:una quindicina di persone riescono a rimettermi in strada sollevando la macchina di peso! Qualche centinaio di metri per capire se la macchina è tutta intera e poi si continua la prova pensando a chissà quanti danni ci saranno e al poco tempo per sistemarli. Usciti dalla zona del controllo stop scendiamo subito a guardare la fiancata destra, che incredibilmente appare intatta: solo il paraspruzzi si è strappato e la staffa di sostegno toccava il pneumatico. Finalmente la fortuna si è ricordata che era in debito con me!! Peccato per il tempo perso nella divagazione che mi fa precipitare a un minuto e mezzo dalla Fulvia e mancando solo l’ultima impegnativa prova decido di chiudere le ostilità e di non andare a prendere rischi inutili per tentare una rimonta impossibile; meglio incamerare i 13 punti in palio che sommati a quelli della prima gara, mi fanno risalire al 3° posto nell’assoluta di Mitropa e le possibilità di migliorare ci sono, visto che all’imminente Rally Bohemia siamo solo in 3 concorrenti iscritti.
Anche in quest’occasione ho notato come vengono vissuti i rally all’estero ed in particolare in Austria: una vera festa! Basti dire che la prima prova speciale partiva dalla piazzetta di un paesino che per l’occasione era stato chiuso al traffico e il giorno della gara si presentava pieno di bancarelle e di birrerie allestite lungo la strada come se si trattasse della festa del santo patrono; ogni equipaggio veniva annunciato da uno speaker e il pubblico poteva gustarsi per 3 volte la partenza delle vetture in prova stando comodamente seduti sulle panche delle birrerie. In un trasferimento del secondo giorno siamo transitati per un altro caratteristico borgo, anche questo chiuso al traffico, ed accolti al controllo a timbro da alcuni personaggi con costumi medievali. Per non parlare poi delle squadre di bambini e bambine che prendevano d’assalto ogni macchina per farsi regalare cartoline personalizzate e farsi fare gli autografi senza distinzione se si trattava di una Mitsubishi Evo 8 o di una Fiat 128! Degne di menzione anche le due maestre che hanno portato la scolaresca a fare il giro di tutto il parco assistenza il venerdì mattina prima della partenza. E molto bello è stato quanto avvenuto prima dell’ultimo c.o dove si arrivava con enorme anticipo:i circa 25 equipaggi in attesa di timbrare, si stavano scambiando complimenti e strette di mano! Piloti moderni con quelli storici, italiani con stranieri, quelli delle auto prestigiose con quelli che le avevano più modeste! Un gran bel finale che raramente e sempre meno si vede dalle parti nostre!
Immagine: Claudio Pocar
AZ